giovedì 23 novembre 2017

Riqualificazione elettrica dei veicoli, come valutarla? Vi spiego l'indice di #Retrofit

LA RIQUALIFICAZIONE ELETTRICA DEI VEICOLI
IL RETROFIT ELETTRICO

La riqualificazione elettrica dei veicoli, comunemente definita retrofit elettrico, consiste nella conversione dello stesso da mezzo a trazione con motore a combustione interna a completa trazione elettrica. E’ una modifica strutturale del veicolo che consiste nella sostituzione del motopropulsore endotermico e del serbatoio con un motopropulsore elettrico e un sistema di accumulo dell’energia elettrica che può essere composto da batterie o altre soluzioni tecniche con la medesima funzione.
Il retrofit elettrico iniziò a diffondersi in Italia a partire dagli anni 2000. Inizialmente la trasformazione veniva effettuata artigianalmente da appassionati che nei loro garage attrezzati effettuavano le modifiche. Presto questa passione si trasformò in una opportunità di business, ma le condizioni di contorno, ovvero legislative, non erano ancora mature. Gli artigiani comunque non si diedero per vinti ed alcuni si organizzarono in società, appoggiandosi a studi tecnici di progettazione e studiando veri e propri kit di trasformazione. 
A livello tecnico normativo non è sempre esistito un riferimento a cui agganciarsi per effettuare in sicurezza la trasformazione. Non era poi possibile procedere immediatamente all’omologazione in Italia. Infatti, una volta effettuata la trasformazione ci si doveva rivolgere ad enti di certificazione e omologazione stranieri, che sfruttando le regole di libera circolazione europee e le norme tecniche di riferimento per veicoli elettrici nativi, davano la possibilità di omologare questi veicoli trasformati come esemplari unici, per poi nazionalizzarli nel nostro paese.
Dal 2009/2010, su spinta dell’associazione Eurozev, la questione del retrofit elettrico dei veicoli è stata sottoposta all’attenzione del legislatore. Nel 2012, dopo due anni e lunghe discussioni parlamentari, si è giunti ad una formulazione condivisa della norma, inserita nel Decreto Legge Salva Italia (DL 83/2012 art. 17-terdiecies), con la quale si è prevista la riqualificazione di diverse categorie di veicoli previa emanazione delle relative norme tecniche  da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel rispetto dell’articolo 75 comma 3bis del codice della strada.
Verso la fine del 2013 prese l’avvio il primo tavolo tecnico, da me inizialmente presieduto, alla direzione generale della motorizzazione civile del Ministero dei Trasporti. Portammo all'attenzione del tavolo di lavoro tutte le realtà allora individuabili, soggetti che già effettuavano le trasformazioni e avevano il know-how per dare un supporto nella redazione tecnica del testo del decreto ministeriale.
Dopo 2 anni di lavoro, a marzo del 2015, il decreto ministeriale, bozza di norma tecnica da usare come riferimento per le trasformazioni, venne inviata alla commissione europea per ottenere il nulla osta necessario alla pubblicazione. Dopo un solo rinvio per una nota integrativa, il decreto ritornò in Italia e il 26 gennaio 2016 venne definitivamente pubblicato sulla gazzetta ufficiale.
Attualmente, dunque, tale riqualificazione si può effettuare omologando il kit di conversione, su domanda del costruttore del kit stesso, ed installarlo su tutti i veicoli da lui dichiarati. La carta di circolazione viene modificata e il veicolo viene identificato come elettrico. Questa riqualificazione è definitiva e non è possibile tornare indietro o operarne un altra. A questo punto il veicolo morirà elettrico. L’installazione del kit può avvenire da parte di una officina, che non ha bisogno di ulteriori certificazioni da parte dell’autorità pubblica, ma di un riconoscimento da parte del produttore. Questo riconoscimento ha la funzione di garantire che l’installazione del kit sia svolta a regola d’arte e secondo le specifiche del costruttore, nonché di assicurare che le procedure di installazione e il risultato delle stesse coincida totalmente con quelli dei test svolti in fase di omologazione.
La prima questione che deve affrontare chi vuole riqualificare un veicolo riguarda la possibilità giuridica di effettuarla.
Infatti, il decreto ministeriale prevede che possano venire riqualificati solo i veicoli della categoria M ed N1, e tra questi solo quelli rispondenti ad alcuni requisiti tecnici tra cui la soddisfazione della prova di compatibilità elettromagnetica. L’innovazione normativa del decreto sta nel fatto che l’omologazione del kit, e quindi la modifica della carta di circolazione, parte da un riconoscimento delle omologazioni originali del veicolo per le parti non modificate. Tutto ciò che non viene modificato dalla trasformazione vede confermate le proprie omologazioni, cui si aggiunge l’omologazione del kit di trasformazione, senza la necessità di ri-omologare tutto il veicolo nuovamente.
Accertata la possibilità di effettuare la riqualificazione, va valutata l’effettiva convenienza economica dell’operazione, che andrebbe però integrata da considerazioni di carattere sociale ed ambientale.
Quando si parla di convenienza, dobbiamo ammettere che esistano due interessi non necessariamente coincidenti da valutare, quello della società in generale e quella del singolo possessore del veicolo.

Si pone qui un problema: è possibile elaborare un modello, un algoritmo che consenta di tenere conto e di bilanciare questi due interessi, così da delineare un indice unico di convenienza della trasformazione? 

Un tale indice rappresenterebbe uno strumento fondamentale per sviluppare, anche da un punto di vista fiscale, un’azione di studio e di sostegno da parte del legislatore.
Verosimilmente, il parametro centrale rimarrà quello economico: un veicolo la cui trasformazione non comporta un vantaggio economico per il singolo non verrà normalmente riqualificato (a meno di considerazioni estetiche e collezionistiche naturalmente). Si osservi che il vantaggio economico può derivare semplicemente dall'aumento della vita utile del veicolo che la riqualificazione comporta, anche di  8-10 anni e del risparmio del costo di gestione del veicolo. Questa stima tiene conto del fatto che  la garanzia di un motore elettrico è di circa 7-8 anni e che la vita di un pacco batterie al litio per autotrazione è di circa 10 anni (tempo dopo il quale la capacità di ricarica scende all'80%).
Il metodo con cui calcolare la economicità (il valore attuale netto dell’investimento) dovrà verosimilmente tenere conto dei seguenti parametri: valore residuo del veicolo al momento della riqualificazione, costo della trasformazione (investimento iniziale) e differenza ante/post nei costi di manutenzione e di quelli assicurativi e fiscali e dei costi del vettore energetico (elettricità vs. combustibili), attualizzata al momento iniziale. 
Parametrizzando i costi al chilometro, in base alla differenza tra il veicolo originale e il veicolo riqualificato, è poi possibile (ed interessante, anche a fini di confronto tra soluzione diverse) elaborare un valore percentuale, in una scala da 0 a 100, che dia una valutazione del risparmio economico o dell’aumento di valore. Tale valore concorrerebbe naturalmente a determinare l’indice unico di convenienza della trasformazione cui si è prima accennato
La seconda valutazione non attiene all'interesse individuale, ma al beneficio sociale dell’operazione. Cosa intendiamo qui con il termine sociale? Questa valutazione comprende sia gli aspetti ambientali legati alle fonti di inquinamento causanti l’effetto serra, sia quegli aspetti ambientali che causano costi esterni di più immediata quantificazione per il sistema paese, e in particolare quelli che determinano un aumento della spesa sanitaria legata alle polveri sottili, nonché i costi esterni legati al consumo di infrastruttura, al rumore e quant'altro individuato dai quaderni del ministero dei trasporti sui costi esterni.
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali legati all’effetto serra, si può prendere  in considerazione il parametro internazionale usato per misurarlo, ovvero l’emissione di CO2. Andrebbe però considerato anche l’impatto della produzione del combustibile, del veicolo, del kit di retrofit, dell’energia prodotta per alimentare il veicolo elettrico e del risparmio di emissioni derivanti dalla mancata rottamazione del veicolo a fine vita
Per quanto riguarda gli altri aspetti sociali elencati in precedenza, il calcolo risulta più semplice in quanto questi sono stati stimati e quantificati nei quaderni ministeriali e reperibili facilmente nelle dispense tecniche. Apparentemente un veicolo elettrico sembrerebbe azzerare completamente questi costi. Ad una analisi più approfondita ciò avviene, effettivamente, per la maggior parte dei costi esterni, ad eccezione del consumo dell’infrastruttura e del rumore, che comunque è decisamente attenuato. I costi esterni inoltre diminuiscono se il veicolo cambia destinazione d’uso e passa da un uso privato ad un uso collettivo, in quanto studi ambientali dimostrano che una vettura condivisa fa risparmiare la presenza in strada di un numero maggiore, compreso tra 2 e 8, di veicoli privati. Anche questi valori andrebbero parametrizzati al chilometro, calcolati in modo tale da ottenere un valore espresso in percentuale.

Queste valutazioni percentuali devono quindi essere pesate in funzione dell’importanza dei singoli indici rispetto agli altri così da individuare un unico indice di vantaggio economico/sociale che io chiamerei “Indice di Retrofit”.
Questa a mio avviso è il contesto su cui la comunità tecnica e scientifica e internazionale potrebbe partire per una analisi della riqualificazione elettrica. Invito dunque chiunque fosse interessato ad approfondire tali studi a farlo e a condividere in modalità open i risultati affinché la comunità cresca il più velocemente possibile in una ottica di coopetizione, ossia di competizione collaborativa.

On. Ivan Catalano

Membro della commissione lavoro, già vicepresidente della stessa della commissione trasporti della Camera dei Deputati e membro dell'intergruppo innovazione.


Nessun commento:

Posta un commento

LinkedIn

Post più popolari

Etichette

interrogazioni (120) Trasporti (62) poste (59) Politica dei Trasporti (49) retrofit (32) Riflessioni (26) NCC (22) Codice della Strada (21) MIT (21) M5S (20) Autotrasporto (19) Taxi (17) Ferrovie (16) Rinnovabili.it (16) concorrenza (16) ALDE Press (15) TPL (15) Cargo Ferroviario (13) OpenDATA (13) sottoscrizioni (13) Agenda Digitale (10) UBER (9) vaccinazioni (9) Aeroporti (8) Albo degli autotrasportatori (8) carpooling (8) Documento unico del veicolo (7) Lavori di Commissione (7) Ministro Lupi (7) Proposte di Legge primo firmatario (7) autostrade (7) interpellanza (7) velocipedi (7) Cabotaggio (6) Internet (6) ModemLibero (6) Mozioni (6) PRA (6) Porti (6) Risoluzioni (6) commissione uranio (6) disabili (6) giustizia (6) infrastrutture (6) intergruppo innovazione (6) risciò (6) sharing economy (6) A.C. 2679 (5) AGCM (5) Affari esteri (5) Motorizzazione Civile (5) SEA Handling (5) AGCOM (4) ANSV (4) ANV (4) Corridoio Genova Rotterdam (4) Costituzione (4) DL Fiscale (4) DecretoVax (4) ENAV (4) Interno (4) Legge Stabilità (4) Lettere (4) MCTC (4) Mafia (4) Parlamento Europeo (4) Politica internazionale (4) Privativazione (4) Pubblica amministrazione (4) Tabagismo (4) dispositivo unico (4) emendamenti (4) idrogeno (4) omicidio stradale (4) referendum (4) semafori (4) sigarette (4) A.C. 1836 (3) A.C. 2215 (3) A.C. 2584 (3) A.C. 2629 (3) AIFA (3) ALDE (3) Commissione IX (3) Digital Divide (3) Dukic (3) Israele (3) Legge di Delegazione Europea (3) MISE (3) MIUR (3) Nuovo Primo Valico (3) Ordine del giorno (3) Palestina (3) Partito Liberale Italiano (3) RFI (3) RiformaCostituzionale (3) Svizzera (3) Tasse e fisco (3) Telefonia (3) Terzo Valico dei Giovi (3) UIRNet (3) UberPOP (3) banche (3) ergastolo della patente (3) home restaurant (3) regioni (3) scelta civica (3) sicurezza (3) terremoto (3) A.C. 2093 (2) A.C. 2381 (2) AGID (2) Approved (2) Audizione (2) AutoBlu (2) Busto Arsizio (2) Casaleggio (2) FAP (2) Fondi di garanzia (2) Italicum (2) Lobbying (2) MEF (2) Malpensa (2) Quarto Pacchetto Ferroviario (2) Reddito di Cittadinanza (2) Risoluzione 7/00152 (2) Unione Europea (2) collegato ambientale (2) creative commons (2) cyberbullismo (2) eolico (2) filtro antiparticolato (2) metano (2) news varie (2) otto per mille (2) scatola nera (2) trasparenza (2) variante di valico (2) (COM(2013)315) (1) (COM(2013)316) (1) A.C. 1214 (1) A.C. 1964 (1) A.C. 2012 (1) A.C. 2433 (1) A.C. 254-272 (1) A.C. 2568 (1) A.C. 68/110/1945-A (1) ALDE congresso 2016 (1) ART (1) Abruzzo (1) Anti-Abbandono (1) Bilancio della camera 2014 (1) BluMed (1) CNR (1) CRIF (1) Chiesa cattolica (1) Cina (1) Commissione Questioni Regionali (1) Corte Costituzionale (1) DL 47/2014 (1) DL 66/20014 (1) DL 91/2014 (1) DL Irpef (1) DL enti locali (1) Debito pubblico (1) Decreto capitali esteri (1) Difesa (1) Ecomondo 2016 (1) Emergenza Abitativa (1) FertilityDay (1) FlatTax (1) Fondo ammortamento titoli di stato (1) GILDA (1) Grecia (1) INVALSI (1) IRAP (1) IRPEF (1) IS (1) IVASS (1) IoVotoSì (1) Kurdistan (1) Lamrecor (1) Lazio (1) Legge Europea 2017 (1) Lombardia (1) Lost pay (1) ONU (1) Openpolis (1) ParlamentoCasaDiVetro (1) Piano Casa (1) Protocollo di Kyoto (1) RAI (1) RPC (1) Radicali (1) Rinnovabili (1) Roma (1) SEN2017 (1) SGI (1) Salute (1) Senato (1) Siria (1) TAV (1) TTIP (1) Tibet (1) Toscana (1) Trenord (1) Vecchio Sito (1) Via della seta (1) accam (1) amatrice (1) bagheria (1) buoni locali (1) carburanti (1) carcere (1) civici e innovatori (1) collegato agricolo (1) commissione europea (1) comunicato stampa (1) concorsi (1) conoe (1) convegni (1) costituente liberale (1) cultura digitale (1) dimissioni in bianco (1) diritti civili (1) droga (1) eCall (1) editoria (1) elezioni2016 (1) energia (1) formazione (1) gas (1) gig economy (1) interventi in aula (1) interviste (1) l'Aquila (1) labuonascuola (1) lavoro (1) legalizzazione (1) legittima difesa (1) liberalizzazione (1) medicina (1) mobility r-evolution (1) opencantieri (1) opencivitas (1) parere (1) parlamento pulito (1) pdl2792 (1) petrolio (1) polizia postale (1) prostituzione (1) riforma dei partiti (1) sanità (1) scuola (1) tassazione (1) whistleblower (1) yoga (1)

Etichette Vecchio Sito

interrogazioni poste Comunicati Stampa Risoluzioni Lavori di commissione Aeroporti Commissione IX C730 Interporti Retrofit A.C. 1865 Tpl Polizze Assicurative Codice della Strada Destinazione Italia Irisbus Open Data Parlamento Europeo Riflessioni A.C. 1920 Commissione XI Contratto di Programma 2013 Rfi Nokia Siemens Network AGCM Canone RFI Ferrovie Quarto Pacchetto Ferroviario SEA Handling A.C. 1682 Agenda Politica Aggiornamenti Albo degli autotrasportatori Audizioni C997 Commissione VI Decreto Del Fare Easyjet Fiumicino Fondo di Garanzia e Microcredito IVASS Lupi MIT Motorizzazione Civile Pra Privatizzazioni Ryanair Svizzera autorità dei trasporti autostrade enav tutor A.C. 1214 ANSV APER ATM Acqua Alitalia Amici animali Appello Appello PAC Approved Assotir Atto 75 Autorità portuali Banca del Mezzogiorno Chiliamcisegua Commissione TRAN al PE Consulenti Consultazioni Corridoio Genova Rotterdam Debito pubblico Diritti umani Elcon Enac Energie Rinnovabili Elettriche Enpa Eolo a 4 zampe Fondo ammortamento titoli di stato GPL Greenpeace Lac Lav Legalità Legge 104/92 Leidaa Libri Malpensa Noianimali OGM Oipa Piano Nazionale ITS Politica Trasporti Politica dei Trasporti Porti Proposte di Legge primo firmatario Rendicontazione Report S.o.s. Levrieri SISTRI Saluti Semplificazioni Sicurezza stradale Sondaggi Stabilità 2013 Tachigrafo Digitale Telefonia Trasporti Trenord UIRnet beppegrillo commissione X conisgli di leggere cyberbullismo eCall interventi in aula m5s missioni pippo baudo postel webtax