Buongiorno a tutti.
Pochi mesi fa ho presentato al MIT un'interrogazione, finalizzata a garantire il pieno esercizio del diritto alla mobilità delle persone disabili, attraverso alcuni interventi relativi al CUDE (contrassegno unificato disabili europeo), il modello europeo del contrassegno di parcheggio per disabili.
Il MIT, dando riscontro alle varie proposta segnalategli, ha positivamente risposto che "la proposta di creare una banca dati nazionale per il Contrassegno Unificato Disabili Europeo (CUDE), chiaramente nel rispetto del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dati personali), al fine di realizzare un sistema centralizzato che consenta il riconoscimento del diritto del disabile al di fuori del proprio comune di appartenenza, sarebbe auspicabile e potrebbe rientrare tra gli obiettivi dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia".
Al contrario, il Governo non ritiene utile collegare il registro pubblico CUDE e l'archivio nazionale dei veicoli di cui agli articoli 225 e 226 del Codice della strada, in quanto il primo certificato è strettamente legato alle persone dei titolari, mentre i dati dell'archivio nazionale afferiscono ai veicoli. Comprendiamo il senso della risposta del Governo. Tuttavia, rimaniamo convinti di quanto proposto, proprio perchè noi vorremmo che fossero inclusi negli archivi ex articoli 225 e 226 CdS anche dati relativi ai conducenti, e non solamente ai loro veicoli.
Infine, "quanto all'ipotesi di realizzare un CUDE con microchip elettronico di raccolta ed eventuale comunicazione dati – peraltro già previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 2012, n. 151 – allo stato attuale non sarebbe realizzabile, considerata l'estrema diversità delle apparecchiature adottate dalle singole amministrazioni comunali in piena discrezionalità. Peraltro, l'adozione di uno standard unico di comunicazione, ancorché auspicabile, non può essere imposta dal MIT in quanto ricompresa nella competenza degli enti internazionali di unificazione". Prendo atto delle dificoltà tecniche e giuridiche che per ora impediscono la piena attuazione di quanto previsto dal DPR n. 151/2012. Rimango comunque attento al tema, al fine di promuovere - nei limiti dei miei poteri - la risoluzione delle citate problematiche.
Complessivamente, sono abbastanza soddisfatto delle risposte e ringrazio il Sottosegretario Umberto De Caro Dal Basso.
A presto,
Ivan Catalano
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