Come saprete, anche recentemente mi sono occupato di Taxi, NCC e di Uber. Ritengo ineludibile una riforma della disciplina dei trasporti pubblici non di linea. Le norme vigenti, infatti, sono ferme al 1992, un'epoca in cui internet iniziava timidamente ad affacciarsi nelle case degli italiani, un'epoca in cui anche i cellulari erano poco diffusi. Diverse norme devono oggi essere riviste, alla luce delle conseguenze dello sviluppo informatico e telematico anche nel campo del trasporto di persone.
Un problema a parte, ma tutt'altro che secondario, è lo strano e contraddittorio dualismo taxi - ncc, eterna fonte di conflitti tra le due categorie, alimentati da una disciplina ambigua, foriera allo stesso tempo di abusivismo da parte di alcuni e di ingiustificate limitazioni della concorrenza da parte di altri.
Non posso quindi che rallegrarmi della discesa in campo dell'ART. Le recenti dichiarazioni del presidente Camanzi vanno esattamente nel senso da me auspicato. Osservo con soddisfazione che anche l'ART condivide l'idea che non sia tanto Uber in sè il problema, quanto piuttosto alcune sue pratiche o applicativi, e in particolare UberPop.
Personalmente, ritengo che UberPop, così come oggi configurato, potrebbe costituire un servizio di trasporto pubblico non di linea abusivo, in quanto agli autisti non viene corrisposto un semplice rimborso spese (come nel carpooling legittimo) ma una vera e propria retribuzione calcolata a tempo. Senza però che gli autisti stessi dispongano delle necessarie licenze.
Attendo fiducioso gli esiti del lavoro dell'Autorità, confidando nella sua capacità di individuare le criticità della normativa vigente e cooperare attivamente con me e con i colleghi della commissione per creare una nuova regolamentazione, tale da soddisfare i seguenti principi e criteri:
- promozione della concorrenza;
- indennizzo delle aspettative legittime (e non di mero fatto) degli operatori eventualmente danneggiati;
- tutela del consumatore;
- eliminazione degli ostacoli che frenano lo sviluppo tecnologico e telematico del settore;
- lotta all'abusivismo e al dumping sociale.
Mi rendo conto che il tema è molto delicato, e invito tutti gli interessati a contribuire costruttivamente al dibattito.
Ivan Catalano
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